Durante la nostra prima visita a La Gomera, una splendida e rigogliosissima isola ricoperta da boschi di laurisilva, barranchi mozzafiato e piante sempreverdi autoctone della Macaronesia, abbiamo avuto la sorpresa e la fortuna di imbatterci in una disneyana manifestazione sonora di un antico linguaggio locale giunto sino ai nostri giorni attraverso pochi ma strenui “difensori” delle tradizioni isolane.
Abbiamo potuto ascoltare, rimanendone affascinati, il “silbo gomero” ossia l’antico modo di comunicare tra loro degli abitanti de La Gomera, molti dei quali dediti alla pastorizia, che utilizzavano questo “sistema di trasmissione” da un punto all’altro della montagna, da un versante all’altro del barranco.
Essenzialmente si tratta di un fischio che grazie alla modulazione dei toni, alla melodia e alla durata del suono, crea un vero e proprio linguaggio che può riferirsi a ben 4.000 concetti (parole).
L’uso della lingua diminuì a partire dal 1950 a causa di motivi quali il declino economico e l’avvento di nuovi e sofisticati mezzi di comunicazione, il primo costrinse molti lavoratori ad abbandonare l’isola, e quindi l’utilizzo di tale linguaggio, per cercare migliori posti di lavoro a partire dal XX secolo, mentre il secondo, con l’ingresso sul mercato della tecnologia legata al telefono minarono le basi di utilizzo di tale lingua.
Insieme giocarono certamente un ruolo importante nel ridurre la pratica e l’utilizzo del Silbo Gomero, senza contare contestualmente l’atteggiamento di molte famiglie della classe media che iniziarono a non accettare più che i loro figli parlassero una lingua negativamente associata alla popolazione rurale.
La precedente sopravvivenza della lingua era infatti dovuta principalmente alla sua capacità di superare la distanza e il terreno, oltre alla facilità con cui si poteva apprendere.
Si è pertanto rischiato di perdere questa abilità trasmessa di generazione in generazione cosìcché politici e abitanti del luogo si sono battuti sino ad ottenere per il “silbo gomero”, la dichiarazione ufficiale di “patrimonio immateriale dell’umanità” impegnandosi a tramandarne uso e conoscenza alle nuove generazioni.
Se avete immaginato quindi di fare un’interessante gita nel raggio di poche miglia marine da Tenerife consigliamo di far visita alla natura incontaminata de La Gomera che offre, inoltre, arte, tradizioni, buon cibo e questa fantastica sua “lingua” dalle incantevoli sonorità.