Grande risalto nell’ambito gastronomico hanno ottenuto le eccellenze della tavola tinerfeña: le produzioni locali isolane rappresentano un patrimonio di indubbio valore per le tavole internazionali.
La banana
La banana è una delle grandi risorse agricole dell’isola, le colture producono ogni anno 250.000 tonnellate di questo frutto locale che si distingue dalle banane di altre origini per il suo imbattibile equilibrio di zuccheri.
Le coltivazioni di Tenerife producono anche una vasta gamma di frutti tropicali e subtropicali: avocado, mango, papaia, ananas, guava, mamey, frutti di stella, litchi e molte altre varietà spesso poco conosciute in Europa.
La patata
A Tenerife, come nel resto delle Isole Canarie, è ancora chiamata “patata“, nome originale americano e con il quale questo tubero ha raggiunto l’isola dall’area andina.
Le patate fecero scalo nelle Isole Canarie prima di continuare la loro estensione in Europa.
Quel contatto lasciò un’importante eredità che può essere vista oggi in una trentina di varietà, la stragrande maggioranza originaria delle Ande americane, tutte incluse nel gruppo che è diventato noto come “patate colorate”.
La cucina di Tenerife ha uno dei suoi principali alleati nella patata onnipresente in stufati “casseruole” e, soprattutto, come contorni di carne e pesce. Una delle sue preparazioni più uniche e autoctone è la “rugosa” (arugadas), viene cotta con la sua pelle in acqua molto salata e si gusta con tutta la sua buccia.
Le cosiddette “patate nere“, che vengono prodotte solo a Tenerife, e anche le “belle patate” si distinguono per il loro squisito sapore tra le varietà più antiche conosciute sull’isola.
Il gofio
Il gofio è un’eredità della tradizione aborigena dei Guanci, una costante che attraversa tutta la storia gastronomica di Tenerife.
Farina a base di cereali tostati, in particolare orzo, grano e mais e, in casi eccezionali, alcuni legumi come ceci o fagioli.
Il gofio di solito accompagna alcuni degli stufati, come quello delle Canarie o la già citata “Casseruola di Pesce”.
Il suo utilizzo più diffuso è a colazione, dove il gofio torna di nuovo in primo piano in quanto prodotto di cereali classici, naturali, con un sapore gradevole e per i suoi alti valori nutrizionali, all’interno di una cucina di stile mediterraneo salutare e dietetica sempre più diffusa.
Usato come dessert, mescolato con latte, miele, mandorle e uvetta diventa uno dei toccasana della cucina tradizionale.
Negli ultimi anni, la sua ricchezza e suo sapore sono stati sfruttati incorporandolo, con altri ingredienti, nella produzione di liquori, gelati, torroni e altri piatti di pasticceria.
Il vino
Il vigneto è ormai una costante nel paesaggio dell’isola, la sua coltivazione costituisce una risorsa importante per il settore agricolo di Tenerife, in particolare per le terre del nord.
I vini delle Canarie raggiunsero la loro massima espressione nei secoli XVII e XVIII, periodo in cui l’attività commerciale dell’isola raggiunse livelli agricoli molto significativi.
Tenerife arrivava ad esportare oltre undici milioni di litri all’anno e a quel tempo scrittori della statura di Shakespeare, Góngora, Scott, Kuprin, Goldoni o Spillman mostravano la loro ammirazione per l’eccellenza dei vini delle Canarie nelle loro opere.
Tenerife oggi conta cinque denominazioni di origine per il vino: Tacoronte-Acentejo, Ycoden-Daute-Isora, Valle de La Orotava, Valle de Güímar e Abona, che insieme imbottigliano più di cinque milioni di litri all’anno.
Nel comune di El Sauzal, sul lato nord dell’isola, si trova la Casa del Vino La Baranda, una casa del XVII secolo in cui le autorità dell’isola hanno costruito un prezioso museo dedicato alla tradizione vinicola di Tenerife.
I formaggi
Un’altra delle grandi ricchezze gastronomiche che il visitatore scopre con malcelata sorpresa, sono i formaggi delle Isole Canarie.
L’allevamento di capre e pecore è stata la principale risorsa della popolazione guanche, e questa è l’origine della tradizione casearia dell’isola: i formaggi prodotti a Tenerife, di alta qualità e in perfette condizioni sanitarie, vengono generalmente consumati freschi.
Tra le sue caratteristiche più straordinarie vi sono l’impasto tenero e un aroma unico che ne annuncia il sapore peculiare, pulito e leggermente acido e salato, molto gradevole al palato.
Esistono varianti che meritano un’attenzione particolare, come i formaggi di El Tanque, stagionati e leggermente speziati, quelli di Arico-Fasnia, Anaga e Teno e di tante altre micro regioni produttrici.
Miele
La vegetazione unica e variegata dell’isola, insieme alle sue grandi differenze di altezza, dal momento che ci sono api anche sul Monte Teide, consentono di ottenere eccellenti mieli.
Il cardo è tra i più originali, in quanto è unico in Europa ed è un’attrazione gustosa e delicata con cui arricchire i dessert o impastare il gofio dell’isola, oltre a quello del tajinaste, un prodotto praticamente incolore che, quando si cristallizza, appare bianco e opaco e proviene dalle comunità floreali del Parco Nazionale del Teide.
L’offerta di miele è estremamente ampia, quello costiero, proveniente dalla fioritura della banana e dell’avocado, principalmente, associato alla castagna o al finocchio, sono altre opzioni degne di essere assaggiate.
Accanto alla Wine House, a Sauzal, c’è una Honey House dove vengono prodotti i mieli autentici ed eccezionali di Tenerife, vale la pena approfittarne!
Tabacco
Gli intenditori di tabacco sanno che il “prodotto” delle Canarie è uno dei più famosi al mondo tanto che le isole continuano a preservare le tradizioni della sua migliore produzione.
I sigari puri sono prodotti a mano trasmettendo la singolarità dei vecchi tempi e sono un vero lusso, poiché risvegliano nel loro aroma la migliore essenza di questo territorio.
Il continuo collegamento che le Isole Canarie hanno avuto con Cuba, dove si è costantemente partecipato allo sviluppo della sua attività agricola, sia nella coltivazione che nell’industria del tabacco, ha prodotto generazioni di specialisti che mantengono le loro conoscenze e fama nel mondo trasferite in seguito alle produzioni dell’arcipelago canario.